FABIO DI ANTONIO

FABIO DI ANTONIO

Classe ’89 e vive in una piccola cittadina tra Roma e Rieti sulle sponde del Tevere. Da sempre, il suo passatempo preferito, mentre gli amici scorrazzavano nelle strade, è stato pescare. Da solo o con il padre, da cui ha ereditato questa passione che ogni giorno lo spinge a sognare. Ricorda bene quando a soli sei o sette anni di prima mattina si recavano in qualche lago o fiume del centro Italia a pesca di carpe ed altre specie con la barbara o con la bolognese. Arrossisce ancora quando racconta la prima volta che vide l’alba da una barca in mezzo al fiume, e fu in quell’istante che capi che la pesca e l’armonia così perfetta e delicata tra uomo e natura l’avrebbero accompagnato per sempre. Passarono gli anni e, come molti, iniziò ad innamorarsi di quelle carpe che vedeva nelle riviste. Da allora iniziò un’immersione completa e quasi tormentata nel mondo del carpfishing. Ha passato interi pomeriggi a studiare sulle sponde del fiume, d’altronde o si studiava o si andava a pescare. Ha ripetuto all’acqua, agli alberi e alle canne tutti gli esami che ha dato per la sua laurea in Architettura. L’attenzione e la cura del suo amato fiume lo hanno portato alla creazione di una associazione (TCF – Tevere Carpfishing) che negli anni si è battuta per il controllo e la salvaguardia di quelle acque con interventi di pulizia e antibracconaggio affiancando le autorità, e gli annuali Enduro sul Tevere.

Ama pescare prevalentemente nelle acque correnti, da riva o alla ricerca dello ‘’spot perfetto’’ in barca. Sotto l’acqua torbida del fiume non sai mai quale sorpresa ti sta aspettando ed è questo che lo fa continuare a cercare, in questi fondali, il suo pesce dei sogni. Fabio, non ha sangue ma acqua di fiume che gli scorre nelle vene.

“ …questo fiume è una maledizione, io sono tormentato dallo scorrere dell’acqua. Anche quando il fiume è in piena, o quando ce l’ho col mondo, me ne vengo quaggiù, perché so che, anche per soli dieci miseri minuti, starò bene. Cosa c’è di meglio della sicurezza di poter stare bene? …”